Promuovere il riciclo

24 Gennaio 2011

Se ho progettato bene riducendo uso di materiali, sprechi ed inefficienze, se ho creato per far durare il mio oggetto nel tempo, dato la possibilità di riparare il mio prodotto, se l’ho creato per  rendere possibile una nuova vita, alla fine non mi resta che stimolarne il riciclo. Certo, stimolare il riciclo va bene comunque, anche se non ho pensato a tutto ciò che precede.

Per promovere il riciclo di ciò che resta del prodotto o del suo imballaggio è possibile:

  • spiegare chiaramente come disassemblarli
  • indicare i materiali di cui sono composti e i loro codici (di questi parleremo in un altro post)
  • indicare in che cassonetto gettare i diversi materiali

Maggiore la complessità del prodotto, maggiori informazioni saranno necessarie. La comunicazione dovrebbe essere semplice ed esplicita. Una volta conoscevamo solo il simbolo dell’omino che getta qualcosa nel cestino, che niente ha a che fare con il riciclo, ora vediamo sempre modi nuovi per spiegare come disfarsi correttamente di un prodotto.
Vediamo le informazioni sul riciclo stampate sugli imballaggi di alcuni prodotti alimentari.

Questa è una bottiglia di acqua acquistata in Belgio, sulla quale risalta la dicitura: “Obiettivo 100%. Più raccolta dfferenziata per preservare l’ambiente. Oggi in Francia, grazie a coloro che separano i rifiuti, il 50% delle bottiglie viene riciclato”.  “Obiettivo 100%” farebbe pensare ad un incitamento a riciclare da parte dei consumatori senza che l’azienda faccia molto altro per stimolarlo davvero. L’azienda dichiara in merito di aver ridotto il quantitativo di plastica nelle proprie bottiglie del 18% negli ultimi dieci anni e di stimolare la raccolta differenziata non solo attraverso il messaggio sulla bottiglia ma anche attraverso pubblicità dedicate proprio al riciclo. Volendo proprio puntualizzare, questo impegno è dettato anche dal piano ambientale francese Grenelle de l’Environnemnet (anche di questo parleremo in un altro post).

Questa è una classica confezione di latte da 1 litro in poliaccoppiato (carta / plastica). Corretto indicare il tipo di materiale e il codice di riferimento, come anche suggerire di controllare nel proprio comune come smaltirlo. Nelle scuole in cui abbiamo tenuto laboratori sulla LCA mi ha sempre sorpreso vedere come siano pochi i bambini e ragazzi che hanno idea di dove si debba gettare il poliaccoppiato, anche nei comuni che lo raccolgono con la carta. L’aspetto che mi piace di meno della comunicazione in questa confezione di latte è “Noi e voi per l’ambiente”, dove non è chiaro cosa faccia l’azienda mentre il termine “eco” è del tutto inutile e fuorviante.

Chiara questa informazione, e bene in vista.

Anche questo è un esempio di descrizione chiara; peccato che sia sulla base della confezione, e credo che per tale motivo pochi se ne accorgano.

Così dovrebbe essere: indicazione del materiale, del suo codice, e in che cassonetto gettare la confezione.

Anche questa mi piace, dice quello che deve dire e, pur usando cartone riciclato, non ne fa un vanto.