Partecipiamo al progetto europeo SUCCIPACK e, come usualmente succede, a turno si ospitano gli incontri con i partecipanti. Questa volta è toccato a noi. Sono stati due giorni intensi ma alla fine, assieme ad un sospiro di sollievo perché tutto è andato bene (e anche meglio), un po’ stanchezza ma anche tanta soddisfazione.
SUCCIPACK è un progetto promosso dall’Unione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro. Il suo obiettivo è quello di sviluppare nuovi materiali per il packaging degli alimenti che utilizzino come sostanza base il polibutilene succinato (PBS), una bioplastica innovativa che può essere prodotta attraverso la fermentazione batterica di zuccheri provenienti, ad esempio, dai cereali. Il progetto SUCCIPACK ha un approccio di tipo globale e non si occupa solo dello sviluppo del materiale, ma anche dei processi di trasformazione per ottenere film, vassoi e borse, di testare la performance e la sicurezza delle soluzioni di packaging in applicazioni pratiche con cibi appartenenti a diverse categorie alimentari e trattati per mezzo di diverse tecnologie di conservazione, e di valutarne il fine vita e le possibilità di riciclaggio, adottando quindi una prospettiva “dalla culla alla tomba”. La LCA è una parte importante del progetto, la valutazione del ciclo di vita non può infatti mancare in un contesto come questo, in cui si sviluppano e si testano nuove soluzioni.
Il progetto è coordinato dalla francese ACTIA (Association de Coordination Technique pour l’Industrie Agro-alimentaire, http://www.actia-asso.eu ) e coinvolge 6 diversi paesi (Belgio, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Repubblica Ceca) in cui sono localizzate le 18 organizzazioni partecipanti: 7 enti di ricerca, 1 grande impresa e 10 piccole e medie imprese, tra cui 2B, che cura la parte relativa alla LCA. Per approfondire l’argomento: http://succipack.eu/
Tutto è pronto per iniziare i lavori.
Lo spazio delle vecchie carrozze per il coffee break
L’ingresso alla sala dell’incontro.
Tutti sono arrivati, fervono i lavori.
La nostra “aria condizionata” vecchia maniera
15 minuti di pausa e si ricomincia
Un veloce buffet alla conclusione dei lavori
Lavori conclusi