Anche quest’anno Sustainia ha valutato innumerevoli progetti provenienti da tutto il mondo per scegliere poi le 100 nuove soluzioni più interessanti nell’ambito della sostenibilità. I criteri che guidano la scelta riguardano la concretezza del progetto, la capacità di contribuire alla riduzione del riscaldamento globale o dell’impatto ambientale a livello locale, la fattibilità economica, la capacità di contribuire al miglioramento della qualità della vita, la replicabilità in contesti diversi e più ampi.
Le soluzioni sono raggruppate in 11 sezioni: edilizia, informatica, città, risorse, moda, educazione, salute, tendenze, trasporti, cibo ed energia.
Non ne ho mai parlato prima in questo blog, ma quest’anno la cosa che salta all’occhio delle soluzioni pervenute conferma anche una delle più interessanti tendenze della sostenibilità:
la sostenibilità diventa conveniente
Quando si è cominciato a parlare di sostenibilità, i prodotti considerati meno impattati per l’ambiente erano anche spesso poco efficaci: lo shampoo lasciava i capelli secchi e il detersivo non toglieva le macchie. Poi la sostenibilità è diventata di moda ma l’ecochic, termine che ormai mi esce dalle orecchie e mal sopporto, costa, la sostenibilità si paga.
Nei miei discorsi e seminari lo ripeto spesso, le aziende ormai devono essere in grado di integrare la sostenibilità come qualsiasi altro elemento caratterizzante del prodotto o servizio, senza che rappresenti un costo aggiuntivo. Anzi, talvolta può rappresentare anche l’ispirazione per innovazioni di rottura che comportano risparmi di risorse naturali e di costi per l’azienda e il consumatore.
Delle innovazioni scelte da Sustainia devo dire che alcune mi lasciano un po’ perplessa. Vorrei sapere come questi criteri di selezione siano stati effettivamente applicati, ovvero se siano stati svolti degli studi che hanno permesso di valutare l’effettiva riduzione di impatto rispetto a soluzioni tradizionali. Rimane comunque un documento interessante, ed è utile per chi vuole farsi un’idea di quello che succede nell’ambito della sostenibilità.
Di seguito alcune idee che mi sono piaciute tra le cento selezionate.
- Frutta e verdura si conservano per una settimana senza bisogno di refrigerazione con l’aiuto di questa tendina che crea un microclima sterilizzato
- Un programma che supporta contadini in India a convertire le proprie piantagioni di cotone tradizionale in cotone biologico, attraverso l’impegno ad acquistare ciò che producono nei 2-3 anni di transizione. Viene inoltre offerto un prezzo maggiorato proprio per compensare la diminuzione di raccolto, generalmente pari al 20-30%
- Tecnologia per la tintura dei tessuti senza l’utilizzo di acqua e sostanze chimiche; viene invece utilizzata CO2, recuperata e riutilizzata per il 95%
- In India una politica per dare priorità a pedoni e ciclisti e scoraggiare l’uso di mezzi a motore, cambiando la filosofia dei trasporti in città. In India!
- Un sensore inserito nei cassonetti permette di fornire informazioni in tempo reale sul loro livello di riempimento e di organizzare e gestire nel modo più efficiente possibile la raccolta dei rifiuti
- Apparecchi acustici ad energia solare realizzati con design open source per migliorare la qualità della vita di tante persone nei paesi in via di sviluppo
- Culla termica che permette di mantenere la temperatura dei neonati nati prematuri o sottopeso a 37°C per ore senza il bisogno di elettricità; per tutte quelle comunità nel mondo non ancora raggiunte dalla rete elettrica