Non so se sia un bene dirlo, ma un post sempre molto letto di questo blog è quello che parla di modi alternativi e più sostenibili di pulirsi il sedere. Se volete una rinfrescata, potete leggerlo qui. Mi fa comunque piacere che a visitare il blog, questo post e non solo, siano anche moltissimi stranieri.
Tutti i cultori del tema, saranno interessati anche a questo articolo che, ironia a parte, apre scenari molto interessanti. Sembra che il residuo solido delle feci , se seccato e concentrato, abbia un contenuto di energia simile a quello del carbone e possa quindi rappresentare l’oro del futuro . Qui l’articolo del Time.
Alameda Kitchen ha un obiettivo chiaro: trasformare cibo che altrimenti verrebbe gettato in pietanze nutrienti e saporite per i bisognosi, riducendo così lo spreco e creando nuovi posti di lavoro per le persone senza fissa dimora. Un’idea che spero trovi attuazione in molti altri paesi. Potete leggere di più qui .
In futuro sarà necessario trovare cibi alternativi che riducano l’uso di suolo per la loro produzione; WRAP in un recente studio concentra la propria attenzione su insetti ed alghe . Se ne parla qui , ma potete anche leggere qui l’intero rapporto sul cibo del futuro . Non lasciatevi spaventare dalla lunghezza del documento; è interattivo e permette di selezionare le proprie aree di interesse.
Secondo un rapporto della Banca Mondiale, i cambiamenti climatici potrebbero essere la causa di povertà per 100 milioni di persone nel mondo entro il 2030 . Ne parla qui la rivista Time.
E concludiamo con un interessante articolo sui miti della sostenibilità: ha sempre senso concentrare i propri sforzi sulla riduzione del trasporto? Certo è bene minimizzare tutti gli impatti, ma la valutazione dell’impatto durante tutto il ciclo di vita può svelarci dei risvolti inattesi. Ne parla qui Pala Bernstein di PRé Sustainability.