Venerdì, una pubblicazione e tutto su api e impollinazione

19 Febbraio 2016

Abbiamo tutti sentito parlare di come il numero di api stia diminuendo. In questo video del Time vengono spiegate le tre ragioni principali di quello che viene già definito come l’inizio di un’estinzione: pesticidi, parassiti e mancanza di cibo.

Ho trovato per strane vie (un centro culturale di Dublino di cui seguo le attività) che nel 2015 l’Iranda ha sviluppato un piano per la salvaguardia degli insetti impollinatori il quale ha lo scopo, con attività programmate in un periodo di 5 anni, di far capire alla popolazione l’importanza degli impollonatori per l’ecosistema, le minacce che affrontano e ciò che si può fare per aiutarli.

Questo è il programma, ed è scaricabile qui.

Guardatelo perché è ricchissimo di informazioni. La cosa interessante è che è stata pensata una speciale versione per i più giovani, accompagnata da un programma teatrale, BEES! A Musical

Guardatelo questo programma per i ragazzi, lo trovate qui.

Scoprirete ad esempio che:

  • si calcola che gli insetti impollinatori contribuiscano annualmente per 53 milioni di euro all’economia dell’Irlanda;
  • 100 colture forniscono il 90% del cibo consumato nel mondo. 71 di queste colture dipendono dalle api per l’impollinazione;
  • affinché un fiore di fragola si trasformi in frutto sono necessarie almeno 5 visite da parte di un bombo e 15 da parte di un’ape mellifera, e questo per una singola fragola. Per la mela, il numero di visite necessarie è ancora maggiore;
  • in Europa i principali pollinatori sono gli insetti, soprattutto le api, ma in altri continenti le cose sono talvolta diverse. Molti banani sono ad esempio impollinati dai pipistrelli, mentre le piante di cacao sono impollinate da moscerini;
  • patate, grano e frumento non vengono impollinati

L’aspetto particolarmente interessante di queste pubblicazioni sta proprio nel fatto che descrivono un piano concreto per rendere l’Irlanda un paese ospitale per gli impollinatori. Così sono state previste azioni precise per i terreni coltivati, gli spazi pubblici (il bordo stradale, le scuole, i parchi), i terreni privati.

Molte sono le campagne realizzate nel mondo per la salvaguardia delle api. Questa (www.ilovebeeing.nl) l’avevo vista un paio di anni fa ad Amsterdam. Promuove un progetto che ha, tra gli altri obiettivi, di piantare in ben 15 milioni di ettari di terreno fiori e alberi che attirano le api nelle diverse stagioni.

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