Questo post chiude la settimana dedicata alla sostenibilità della vita quotidiana, ma in futuro tornerò sull’argomento.
Non avevo mai sentito parlare di questo libro prima di vederlo in biblioteca, e ho scoperto che si tratta di un best seller in molti paesi del mondo, a partire dalla Russia, dove è stato pubblicato per la prima volta.
Non è una novità l’idea che il nostro modo di porci e pensare influenzi le prestazioni della vita, i nostri successi e la nostra felicità. E’ il vedere il bicchiere mezzo pieno, il sole anche quando è grigio, il pensare che sarebbe potuta andare peggio anche quando è andata male.
Questo libro si propone di insegnare a cavalcare le onde della vita senza che queste ci sommergano; per riuscirci è necessario prendere gli eventi con il giusto distacco.
Per rinunciare, bisogna prima accettare. Il verbo “accettare” qui non significa lasciar entrare dentro di sé, permettere un accesso, bensì riconoscere alle altre realtà il diritto di esistere e, fatto questo, lasciarsele alle spalle con indifferenza.
Solo accettando e lasciando andare è possibile riuscire a scivolare in linee della vita nuove e più vantaggiose per noi.
Questa tecnica, detta del transurfing, si ispira al’aikido, che sfrutta la forza dell’avversario a proprio vantaggio.
Ciò che invece è deleterio è l’ossessione, il fissarsi su certi pensieri arrivando a farci dominare da essi. Vale anche per il desiderio, se diventa fine a se stesso.
Noi alla fine otteniamo sempre le cose e le situazioni che dominano fortemente i nostri desideri. I nostri pensieri ci ritornano sempre indietro come boomerang.
Il mondo è governato, secondo questa teoria, da forze equilibratrici che operano in modo indifferente rispetto alle intenzioni e ai sentimenti delle persone: esistono e basta. La loro forza è rivolta a eliminare il potenziale superfluo, tutto ciò che allontana dall’equilibrio e provoca uno sbilanciamento. Tale disequilibrio deriva dall’attribuire troppa importanza a un oggetto o a una situazione, dagli atteggiamenti negativi, dal senso di colpa, da ogni forma di esagerazione.
Occupatevi con cura delle situazioni, ma senza farvene preoccupare.
Non dovete superare gli ostacoli, ma semplicemente ridurne l’importanza
Questo è il primo libro di una trilogia che comprende anche “Il fruscio delle stelle del mattino” e “Avanti nel passato”.
Io sto per finirlo e l’ho trovato interessante per l’argomento, vivere al meglio la nostra vita, e anche perché offre una visione con diversi spunti logici, certi addirittura tanto saggi quanto apparentemente banali.
Reality transurfing. Lo spazio delle varianti – Vadim Zeland