Apprendere la LCA o affidarsi a un consulente: guida alla scelta

23 Maggio 2017

Negli anni abbiamo accompagnato decine di aziende nella realizzazione di studi di LCA con obiettivi diversi, dal miglioramento dei prodotti esistenti, allo sviluppo di prodotti dalla fase di progettazione, alla comunicazione interna ed esterna.  Abbiamo esperienza nei settori più disparati, con prodotti molto semplici o estremamente complessi, con aziende che hanno una vocazione per la sostenibilità e altre che non hanno ancora sviluppato appieno questo modo di integrare l’attenzione all’ambiente nel proprio modo di operare.

Spesso capita che aziende e organizzazioni ci chiedano consiglio su come gestire questi studi, ecco quindi alcune indicazioni che potranno aiutarvi a decidere se apprendere la metodologia LCA o delegare a un consulente gli studi e ricevere i risultati pronti per l’uso.

Chiaramente non c’è una risposta valida per tutti, ma possiamo dare delle indicazioni.

Quando e perché apprendere la LCA

Acquisire la metodologia LCA è un investimento;  come tale necessita di tempo, dedizione, un buon cervello e costanza, tutti aspetti che si traducono anche in un investimento in denaro.

La LCA non è per tutti, richiede particolare attenzione al dettaglio e allo stesso tempo capacità di non perdere di vista l’insieme, una buona preparazione scientifica, organizzazione e, per iniziare, un buon insegnante. Non sono aspetti di poco conto, e infatti quando un’azienda decide di intraprendere questo percorso, spesso ci chiede di occuparci della formazione e talvolta, nei casi più fortunati,  di formare un piccolo gruppo di persone e aiutarla a selezionare la più adatta e talentuosa nel guidare questa progettualità.

Proprio come ogni investimento, se va bene può rendere e regalare grandi soddisfazioni. Internalizzare competenze così preziose rappresenta un’opportunità di crescita e permette di approfittare al massimo dei vantaggi che questa metodologia offre. Conoscendo a fondo una materia se ne possono coglierne le potenzialità, la si può raccontare meglio e nel modo più corretto.

Inoltre, nonostante l’investimento iniziale, questa scelta regala a lungo andare l’indipendenza, quindi quando scegliete chi vi accompagna, occhio a prediligere chi vi regala la possibilità di rendervi indipendenti. È un percorso che piace molto anche a noi; abbiamo fatto crescere molte persone e aziende che negli anni sono state in grado di sviluppare, internalizzandole, abilità che si sono moltiplicate, facendo crescere il numero di addetti, il numero di progetti, le applicazioni, le strategie.

Quando delegare studi di LCA e come scegliere l’esperto giusto

È invece meglio scegliere di delegare il compito di svolgere studi di LCA quando:

  • si ha bisogno di risultati in tempi abbastanza veloci;
  • lo studio è stato commissionato e si vuole poter rispondere a una domanda o richiesta specifica senza perdere tempo;
  • non si hanno una persona da dedicare, tempo e risorse nel medio e lungo termine.

Non è detto quindi che delegare sia la scelta sbagliata, anzi, può essere adatta in un determinato momento, in una specifica circostanza.

Il tal caso, quali sono gli aspetti che devo considerare se non sono esperto e ho necessità di far svolgere la valutazione dell’impatto ambientale di un mio prodotto?

Come prima cosa, chiedete sempre ai consulenti con i quali vi interfacciate quanti anni di esperienza hanno e quante LCA hanno fatto.

Se operate in settori innovativi e i vostri prodotti utilizzano materiali nuovi, è possibile che sia necessario ricreare i processi di tali componenti, e quindi sarà importante una solida conoscenza scientifica e la capacità di ricreare la chimica dei materiali, aspetto indispensabile per poterli studiare.

Uno studio di LCA dovrà per forza utilizzare un gran numero di dati primari, provenienti dal vostro prodotto, dal vostro impianto produttivo, dalle vostre specificità. Se questi dati non vi vengono richiesti significa che si utilizzano dati secondari, e quindi si analizza un prodotto simile al vostro, ma non il vostro.

Non abbiate paura di chiedere spiegazioni, di cercare di approfondire, di sapere il perché delle scelte, degli assunti, dei risultati. Avete il diritto di sviscerare lo studio e di controllare il lavoro che avete commissionato.

Un ultimo consiglio che ci sentiamo di dare è quello di stabilire fin dall’inizio la possibilità di visionare o controllare i calcoli che supportano lo studio e anche che l’intero database, su richiesta, vi venga trasferito con tutti i calcoli. Chi fa bene il proprio lavoro potrà sicuramente fare degli errori, ma non avrà timore di essere monitorato.

Buona scelta!