E’ stato recentemente pubblicato un documento sui progressi sulla transizione all’economia circolare nell’Unione Europea. Il documento, scaricabile qui, è stato sviluppato con il contributo delle agenzie nazionali per la protezione dell’ambiente.
Nel 2015 la Commisione Europea ha adottato un action plan per la transizione all’economia circolare, vista come un’opportunità sia dal punto di vista socio-economico che in termini di riduzione degli impatti ambientali. Gli effetti attesi sono principalmente la sicurezza degli approvvigionamenti e l’efficienza nella gestione delle risorse, principalmente delle materie prime essenziali.
Il documento, che potete scaricare qui, presenta un possibile quadro di monitoraggio comprensivo di indicatori che possono essere utilizzati per facilitare il processo di transizione.
Tale quadro di monitoraggio si propone di fissare obiettivi quantitativi e misurabili, operando su tutta la catena di fornitura e su tre livelli: Unione Europea, di stati membri e di prodotto. Il progetto prevede di monitorare la transizione attraverso la misurazione dell’applicazione di strategie in base alla loro priorità, da bassa a alta, come illustrato chiaramente in questa figura.
Le strategie, in ordine di priorità, sono le seguenti:
Recover
Recycle
Repurpose
Remanufacture
Refurbish
Repair
Re-use
Reduce
Rethink
Refuse
Nel rapporto vengono indicati due approcci per calcolare l’impronta relativa al passaggio all’economia circolare:
- un approccio top-down nella forma di modelli MRIO (multi-regional input-output) estesi all’aspetto ambientale
- un approccio bottom-up basato sulla LCA, che si conferma come strumento complementare all’economia circolare
…a bottom-up approach that is based on process analysis as typically used for footprints of specific products (life cycle assessment; LCA)