Ogni anno nell’Unione Europea vengono sprecati 88 milioni di tonnellate di cibo, un quantitativo enorme che richiede un intervento concreto. A supporto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, l’Unione Europea ha inserito una serie di azioni di prevenzione dello spreco nel’Action Plan per l’Economia Circolare.
Molte sono anche le iniziative di aziende produttrici e di distribuzione per limitare lo spreco. Una l’ho testata recentemente in occasione di un viaggio a Valencia. Sapevo di Too good to go, ma non avevo mai avuto occasione di provarlo perché nella mia zona non ci sono ad oggi punti vendita che vi hanno aderito. Ambizione di questo progetto, nato in Danimarca e ormai estesosi in 14 paesi europei, è quello di ridurre lo spreco di cibo arrivando entro il 2020 a coinvolgere 50 milioni di persone, 75000 aziende, ispirare 500 scuole e influire sulle normative relative allo spreco di cibo in 5 diversi paesi.
Ecco come funziona. Dopo aver scaricato la app sul proprio cellulare è possibile visionare le offerte nella zona che interessa. Aderiscono supermercati, che mettono spesso a disposizione pacchetti molto ricchi di prodotti in scadenza, ma anche ristoranti e catene di ristorazione che offrono pietanze fresche.
Ho scelto di acquistare un pacchetto alla pasticceria e caffetteria Dulce de Leche, sperando in qualcosa di sfizioso. Ho pagato 3,99 euro per un pacchetto a sorpresa da prelevare tra le 20:30 e le 21:30.
Ecco la conferma dell’avvenuto acquisto.
e la ricevuta
Attendendo le 20:30, ho ammirato la vetrina domandandomi cosa avrei trovato nel pacchetto. Gli addetti sono fiscalissimi: prima delle 20:30 non danno niente. Inoltre, non è possibile consumare il cibo acquistato all’interno del locale, o nei tavolini esterni, aspetto comunque chiaramente descritto nel sito di Too Good To Go.
Scoccata l’ora del ritiro, la persona addetta visualizza la ricevuta sul cellulare e completa la procedura.
Ecco il nostro pacchetto.
Questo il contenuto: un bagel con formaggio spalmabile, paella e insalata, panino con jamon serrano, rucola e pomodoro e una fetta di torta al cioccolato con le fragole. Il risparmio, rispetto all’acquisto a prezzo pieno, è stato di circa il 60% per prodotti di buona qualità. Rispetto ad un pacchetto acquistato al supermercato il risparmio credo sia inferiore, ma al supermercato il cibo a disposizione può richiedere cottura ed è quindi meno adatto quando non si ha a disposizione una cucina.
In conclusione, ottima esperienza e iniziativa lodevole. Non c’è che da sperare che questa ed altre possano espandersi velocemente.
Per altre idee sulla riduzione dello spreco di cibo potete vedere questi altri nostri post:
- Cibi brutti ma buoni, qui
- Idee sparse sullo spreco di cibo, qui
- Cibo: idee per la riduzione dello spreco e dell’impatto, qui
- Quando per legge è vietato sprecare cibo, qui
- Idee per ridurre lo spreco alimentare, qui
- Infine, non poteva mancare il nostro progetto Horizon2020 che mira a trovare strategie per la riduzione dello spreco alimentare, qui un post.