La Carbon Offset è la compensazione delle emissioni di gas serra generate da una determinata attività umana attraverso il finanziamento di progetti che assorbono una quantità equivalente di CO2 o l’acquisto di crediti.
Questi progetti spesso sono azioni di rimboschimento o imboschimento in Italia o all’estero, ma anche altri progetti di tutela ambientale, aventi come caratteristica comune il fatto di essere esterni all’azienda e ai suoi confini operativi.
Nel caso in cui le attività di mitigazione climatica vengano sviluppate all’interno della filiera aziendale in un progetto di valutazione attenta degli impatti e della loro riduzione, allora si parla di carbon insetting. È un approccio che prevede impegno nell’analisi della filiera di fornitura, l’individuazione delle sue criticità e la programmazione di attività rivolte alle comunità coinvolte, i trasporti utilizzati o le aree in cui opera, investendo ad esempio sulla salvaguardia della biodiversità, la protezione delle risorse naturali o nel rimboschimento.
Insetting e offsetting possono essere combinate, come il caso che vi raccontiamo qui delle banane Fairtrade, un progetto che ci piace particolarmente per come è stato spiegato ai consumatori. Il progetto è nato in Olanda dalla collaborazione tra Fairtrade, l’azienda importatrice di frutta Fyffes e la catena di supermercati PLUS, che insieme hanno tracciato l’intera catena di fornitura per ridurre e compensare le emissioni e rendendo tracciabile ogni singola banana acquistata. Perché la banana? Per la catena di supermercati coinvolta nel progetto questo è il prodotto fresco più venduto e la sua catena di fornitura impatta l’ambiente in particolar modo attraverso l’uso elevato di acque e la perdita di biodiversità.
La carbon footprint dei diversi attori della catena di fornitura viene ridotta cercando soluzioni all’interno del sistema e con processi che possono essere direttamente controllati. L’intero percorso delle banane acquistate è poi ripercorribile, con tempistiche precise, da ogni acquirente attraverso la scansione del QR code sulle banane.
Qui maggiori informazioni (in olandese).