La comunicazione scorretta di Decathlon e H&M, vi raccontiamo com’è andata veramente – parte 2

13 Ottobre 2022

Abbiamo visto nella scorsa newsletter in che modo l’Autorità per il Consumatore e il Mercato olandese (Autoriteit Consument & Markt – ACM), dopo un lavoro di informazione e supporto alle aziende sull’uso della comunicazione ambientale durato due anni, ha giudicato che certi claim di H&M e di Decathlon non fossero corretti. Qui analizziamo invece come le aziende, assieme all’ACM, hanno deciso di procedere nelle loro attività di comunicazione. Per entrambe, l’approccio segue tre linee:

  1. Cambiamenti nella comunicazione online per correggere i claim
  2. Creazione di un protocollo di conformità per garantire l’aderenza alle linee guida sulle asserzioni ambientali per tutta la comunicazione a venire
  3. Accordo di compensazione per la comunicazione non corretta

Relativamente a questi tre punti, ecco le richieste di ACM, accolte dalle aziende.

H&M

  1. Cambiamenti nella comunicazione: vengono eliminati i claim “Conscious” e “Conscious choice” e anche le informazioni relative ad aspirazioni e sforzi per la sostenibilità nella descrizione dei prodotti. Se il termine “Conscious” dovesse essere nuovamente utilizzato in futuro sarà in una forma corretta e aggiornata. Inoltre, verranno chiariti i termini utilizzati per spiegare la composizione dei prodotti, tra le altre cose specificando quale parte del materiale utilizzato ha una variante più sostenibile;
  2. Creazione di un protocollo di conformità: l’azienda si impegna a nominare 1-2 dipendenti come compliance officer, con il compito di monitorare e controllare periodicamente la comunicazione online e che i cambiamenti promessi vengano effettivamente attuati. Per il futuro, i claim verranno sottoposti a dei legali e in caso di non conformità l’Autorità per il Consumatore e il Mercato verrà informata;
  3. Accordo di compensazione: i 500.000 euro verranno destinati ad una società no profit che si occupa di sostenibilità e che è completamente slegata da H&M.

Dacathlon

  1. Cambiamenti nella comunicazione: per il momento i claim ambientali vengono rimossi. Inoltre, il label “Ecodesign” verrà sostituito o ampliato attraverso l’uso di diversi label e filtri con definizioni chiare sui vantaggi in termini di sostenibilità attraverso ‘utilizzo di criteri concreti. Le pagine prodotto identificate con “Ecodesign” saranno illustrate meglio per specificare il vantaggio in termini di sostenibilità. Sarà inoltre reso disponibile un link a una sezione che spiega nel dettaglio, anche con il supporto di video, i vantaggi concreti dell’Ecodesign;
  2. Creazione di un protocollo di conformità: verrà nominato un consulente legale e un piano per la compliance per tutti i claim. Il programma includerà, oltre a un controllo su tutta la comunicazione, anche indicazioni chiare, aggiornamenti, training e workshop per tutti i dipendenti che hanno a che fare con i claim ambientali;
  3. Accordo di compensazione: con la somma donata di 400.000 euro Decathlon supporterà associazioni slegate da Decathlon e impegnate nell’ambito della sostenibilità nella produzione e nell’intero ciclo di vita dell’abbigliamento.

Qui è disponibile la prima parte di questo articolo.

Molte di queste azioni correttive sono in realtà ottimi consigli da cui prendere spunto per organizzare la propria comunicazione ambientale.

Se ritenete che possa esservi utile un supporto per la formazione e o l’impostazione dei vostri claim ambientali, contattateci su info@to-be.it