Volta la carta

29 November 2010

Avete mai provato a cercare risme o blocchi di carta FSC o riciclata? Nel posto in cui vivo non c’è una cartoleria che ne venda. Quando l’ho cercata mi è stato risposto che non vende, che nessuno la richiede, che molto tempo fa hanno provato a tenerla ma ci hanno rinunciato. A dirla proprio tutta, benché ogni persona con cui ho parlato conoscesse la carta riciclata, nessuno sapeva cosa fosse il marchio FSC. Una sola persona ha tentato di accontentarmi, dandomi un blocco con il simbolo del riciclabile (le freccette che si rincorrono formando un triangolo). D’altro canto, vedo invece sempre più aziende che usano la carta FSC (pochissime la riciclata, purtroppo, e c’è carta riciclata molto bella). E’ una scelta poco impegnativa, ma importantissima, se pensiamo a quanta carta viene usata per le cose più banali.

“Il marchio FSC identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici” (dal sito http://www.fsc-italia.it/ ).

Se ci facciamo caso, questo marchio lo troveremo sul retro di certi scontrini del supermercato, ad esempio quelli della COOP:

O sulle buste di certe bollette (anche se chiaramente sarebbe meglio farsele arrivare in formato elettronico):

Una strategia di sostenibilità è molto più di questo, ma poiché si tratta di una scelta semplice, e di un accorgimento di facile applicazione, perché non scegliere carta che non contribuisce alla deforestazione del pianeta?

Per gli eccellenti, doveroso ricordare, c’è anche la carta riciclata:

In questo particolare caso, è migliore la carta ed eccellente il contenuto. Il tema non interesserà a molti, ma mi piace poter citare una rivista di pediatria per non esperti che, per questo argomento, secondo me in Italia non ha pari in quanto a contenuti e qualità dell’informazione.