La sostenibilità che parte dal basso

8 April 2011

In questo libro che sto leggendo mi ha colpito una parte che parla di iniziative aziendali relative alla sostenibilità che sono nate dalla base, dai dipendenti, e non dal vertice. C’è l’esempio di Google, che risparmia 1 milione di dollari l’anno da quando un impiegato ha raccolto in una settimana 2.000 firme tra i colleghi chiedendo all’azienda di non acquistare più acqua in bottiglia (13.000 bottiglie al giorno era il consumo nella sola sede di Mountain View). Questo dipendente, con il suo business case che evidenziava chiaramente quali costi l’azienda potesse risparmiare, ha dato il via ad un percorso che ha portato Google ad eliminare acqua in bottiglia in tutti i propri uffici nel Nord America.

Un altro caso illustrato è quello di Wall Mart, che stimola i propri dipendenti ad adottare “Personal Sustainability Practices”, pratiche tutte personali, volontarie, e ispirate da aspetti culturali e sociali di ciascun singolo individuo. Possono riguardare aspetti relativi al benessere, la salute, l’ambiente. In pochi mesi, il 50% dei dipendenti WalMart (1,3 milioni), ha aderito al progetto.

Perché questi esempi? Perché possiamo trovare tutte le motivazioni scientifiche e razionali che vogliamo per sostenere la causa ambientale, ma non saranno mai così forti (purtroppo o per fortuna) quanto le motivazioni personali. Le motivazioni personali possono essere tra le più varie: ho dei figli e voglio che crescano in un mondo sano, così sono stato cresciuto anche io, ho vissuto un’esperienza che mi ha toccato particolarmente.

Per le persone con passioni che riguardano la salute e l’ambiente, l’autrice dà alcuni consigli per seminare il cambiamento nella propria azienda. Eccoli:

  1. Trova degli alleati tra i colleghi. L’unione fa la forza, e alcune delle migliori idee sono nate proprio da gruppi di colleghi guidati da motivazioni simili
  2. Chiedi al tuo responsabile come puoi attivarti, per far conoscere il tuo desiderio di impegnarti e candidarti per eventuali comitati o cariche relative alla sostenibilità
  3. Fai una ricerca sull’operato di aziende concorrenti alla tua. La paranoia de “gli altri ci superano” funziona sempre
  4. Cerca innanzi tutto modi per ridurre i costi. Molte aziende, soprattutto se non sono già impegnate nella sostenibilità, molto probabilmente non saranno convinte facilmente da motivazioni diverse
  5. Dà alla tua azienda il beneficio del dubbio. Se l’azienda non si sente pronta, non farne un dramma e resisti alla tentazione di criticare. Rimani positivo e concentrati su quello che puoi fare, fosse anche solo coinvolgere i tuoi colleghi più stretti. Basta una scintilla per accendere un fuoco.