L’acqua dolce è solo il 2,5% dell’acqua del mondo, ma solo una piccola parte è disponibile, in quanto i 2/3 si trovano nei Poli e intrappolati nei ghiacciai. L’emergenza acqua è uno dei principali problemi del prossimo futuro, soprattutto se si considera che la disponibilità di acqua dolce diminuisce mentre la sua domanda è in netto aumento. Il 70% dell’acqua dolce disponibile viene utilizzata in agricoltura, ma la domanda è come si farà in futuro a sopperire alle richieste di una popolazione mondiale che continua ad aumentare.
In Olanda sono stati avviati dei progetti di ricerca per studiare l’agricoltura con acqua salata. La cosa mi ha molto incuriosita, così ho cercato maggiori informazioni, che vorrei condividere con voi.
Nella bellissima isola di Texel (se vi capita di visitare i Paesi Bassi, potete girarla in bicicletta, ha ben 135 km di piste ciclabili ) la Vrije Universitet di Amsterdam assieme ad altre organizzazioni ha avviato un progetto che ha l’obiettivo di trovare un modo di adattarsi ad una natura che cambia cercando piante tolleranti all’acqua salata, sia nuove che tradizionali. Il progetto si propone inoltre di studiare il mercato potenziale di questi prodotti. In questo momento il progetto si sta concentrando sul potenziamento della coltura del cavolo marino . Il cavolo marino una volta veniva coltivato solo da alcune persone o raccolto in natura, mentre dal 2008 si coltiva a livello professionale e viene venduto da due grossisti.
Melk en honing (latte e miele) è un programma televisivo olandese che tratta di sostenibilità nella vita quotidiana (con tanto di competizione per la migliore contadina). Nella puntata del 26 ottobre 2012 c’è proprio un servizio su Texel e l’agricoltura con acqua salata, nel quale si può vedere la rucola coltivata in questo modo e anche delle patate, piccole ma, pare, molto saporite. E’ interessante anche vedere che le piante praticamente “sudano” sale dalle foglie. Anche se non capite la lingua, le immagini rendono tutto facilmente comprensibile. Potete seguire il servizio dal minuto 11.57 al minuto 17.30.