I commenti della comunità scientifica relativamente al rapporto sull’economia circolare “Creating value – The potential benefits of a circular economy in South Australia” sono estremamente positivi. Ci fa doppiamente piacere perché autore di questo rapporto è Life Cycles, fondato dall’amico Tim Grant, nostro partner in Australia e citato anche in un nostro recente articolo.
“A circular economy is where economic growth is decoupled from consumption of finite resources. A circular economy is restorative by design, keeping products, components and materials at their highest utility and value”.
Secondo Anders Wijkman, co-presidente del Club di Roma, se altri studi hanno già dimostrato che l’economia circolare in Europa può ridurre le emissioni di CO2 e creare occupazione, questo studio dimostra che lo stesso è valido anche per la situazione australiana.
E infatti dallo studio emerge, con una stima conservativa, che attraverso l’economia circolare lo stato del South Australia potrebbe creare 25.700 nuovi posti di lavoro a tempo pieno entro il 2030 e ridurre le emissioni effetto serra del 27% nello stesso periodo.
Come raggiungere traguardi così ambiziosi?
Facendo in modo che prodotti, componenti e materiali mantengano la massima funzionalità e il massimo valore per garantirne la massima durata. In pratica significa:
- creare o importare prodotti intelligenti che durano di più e possono essere usati molte volte
- condividere e fare della riparazione la normalità
- riciclare in modo efficace e convertire alcuni materiali di scarto in biomassa
- sostituire combustibili fossili e prodotti derivati con biomassa
In questa parte dell’Australia, nonostante le emissioni di gas serra siano diminuite ai livelli antecedenti il 1990, l’economia dello stato è cresciuta in questo periodo del 60%.
La previsione degli impatti di un’economia diversa basata su criteri nuovi è comunque molto complessa, ed è proprio questo che risulta anche molto interessante.
L’economia lineare ha conosciuto una crescita continua negli ultimi decenni, accompagnata da una ricerca continua di efficienza, che però ora si scontra con una sempre maggiore scarsità di risorse naturali e crescenti impatti ambientali, soprattutto nei paesi industrializzati. Queste problematiche possono essere affrontate attraverso un’economia circolare.
Il progetto ha posto a confronto quattro scenari:
- business as usual
- energia efficiente e rinnovabile: South Australia implementa l’ambizioso piano Climate Change Startegy 2015-2050
- efficienza dei materiali: prodotti, componenti e materie prime sono mantenuti sempre ai livelli di massima efficienza
- economia circolare
In ognuno di questi scenari porta dei vantaggi intermini di aumento di posti li lavoro, riduzioni di consumo di energia e di emissioni di gas serra, ma il modello di economia circolare presenta i vantaggi maggiori.
Potete leggere l’intero rapporto Here.