LCA and LCC for an innovative plastic recycling system that uses coffee grounds.

6 November 2017

Abbiamo recentemente collaborato al Progetto Autoplast co-finanziato dalla Comunità Europea attraverso il bando life (LIFE13 ENV/IT/000559) per la parte relativa a LCA e LCC. Il progetto mira allo sviluppo e validazione di un processo di recupero e riciclo innovativo di materiale plastico proveniente dal settore automotive. Attraverso un sistema di approvvigionamento, recupero, selezione e separazione appositamente sviluppato vengono raccolti materiali plastici di auto dismesse. Il progetto è focalizzato sul riciclo di paraurti in polipropilene (PP) e di serbatoi in polietilene ad alta densità (HDPE).

Per quanto riguarda la raccolta dei paraurti in PP è stata realizzata una rete di micro raccolta capillare sul territorio. Questo è ritenuto un aspetto molto importante del progetto Autoplast, con una valenza non solo ambientale, ma anche economica e sociale, poiché questo tipo di rifiuti sono spesso prodotti in realtà di piccola dimensione ed hanno spesso come destinazione finale la discarica o l’incenerimento. Ma il vero asso nella manica di questo processo di riciclaggio della plastica è l’utilizzo di fondi di caffè.

Nel caso del recupero dei serbatoi in HDPE il progetto ha infatti sperimentato un trattamento di lavaggio innovativo che, mediante l’utilizzo di fondi di caffè, permette la possibilità di utilizzare nel prodotto riciclato una percentuale maggiore di granuli rigenerati rispetto al presente, con una conseguente riduzione del materiale grezzo vergine. I serbatoi dismessi delle auto, infatti, per loro natura durante il ciclo di vita assorbono una certa quantità di idrocarburi, il che rende problematico il riutilizzo del materiale riciclato, sia per l’assorbimento di idrocarburi nelle pareti del serbatoio e i conseguenti difetti superficiali sul prodotto finito, sia per la permanenza dell’odore di idrocarburi. I fondi di caffè vengono raccolti e aggiunti nella fase di lavaggio dei serbatoi dismessi permettendo l’assorbimento di una parte degli idrocarburi e aiutando a neutralizzarne l’odore.

2B ha svolto LCA e LCC dell’intero processo di riciclaggio dei serbatoi confrontando la tecnologia per il riciclo sviluppata durante il progetto assieme al nuovo sistema di micro raccolta, con l’alternativa del materiale riciclato senza l’innovativo utilizzo dei fondi di caffè e anche con l’alternativa del materiale 100% vergine.

L’analisi ha evidenziato che lo scenario Autoplast ha un impatto ambientale inferiore rispetto alle alternative analizzate. Senza l’uso di fondi di caffè la percentuale di granulato riciclato che è possibile utilizzare in nuovi prodotti non supera il 10%. Grazie all’uso innovativo di fondi di caffè nella fase di lavaggio del materiale plastico, invece, è possibile aumentare l’uso di granulato riciclato fino al 30% e ridurre quindi la percentuale di granulato vergine al 70%. Questo rappresenta un vantaggio ambientale comprovato dai risultati dell’analisi di LCA.

L’analisi di Life Cycle Costing condotta parallelamente ha permesso di misurare il risparmio economico ottenuto con l’innovativo processo di riciclaggio, risultato che offre informazioni importanti nel percorso di ampliamento del progetto. Combinando i risultati di LCA e LCC, infine, è stato possibile valutare l’ecoefficienza dei tre scenari (100% granulato vergine, 10% riciclato, 30% granulato riciclato). Anche questo confronto ha confermato che il nuovo sistema di riciclaggio rappresenta tra le tre soluzioni quella preferibile.

I partner del progetto Autoplast sono Valsir (www.valsir.it), società leader nel settore idrotermosanitario internazionale, Cauto (www.cauto.it), cooperativa nata per coniugare l’inclusione sociale e il rispetto per l’ambiente e CSMT (www.csmt.it), Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico che traduce l’innovazione in applicazioni.

Per saperne di più, qui il sito dedicato: www.progettoautoplast.eu