Mark is widely recognized as an international thought leader in the field of sustainability metrics and methodology development. His primary goal is to help companies create value from sustainable products and services. While with PRé, Mark has developed pioneering methodologies for impact assessment (Eco-indicator 95/99 and ReCiPe). He has also published seminal studies on sustainable consumption, rebounds, and product service systems methodology, as well as initiating development of the world’s most widely used LCA software, SimaPro. Mark is the initiator of the Roundtable for Product Social Metrics.
How did you come up with the idea of the Roundtable for Product Social Metrics?
The root of the project lies with BASF and DSM. Already in 2005 we were in a workshop with BASF to review their Social Assessment Methodology, and during 2011 we developed the DSM People+ method together with DSM. We then encountered people from other companies who were planning or already working on a product social metrics assessment methodology, so we asked them to come to Amsterdam and exchange ideas. Most of them were inspired by the UNEP SETAC Guidelines on Social LCA, but found it too difficult to apply. In 2013 these companies decided to collaborate and create a more pragmatic consensus method.
How do you see Social LCA in 5 years time?
I think this will become mainstream much faster than the developments in environmental LCA, because companies feel the need to report on social impacts along the value chain, and they need a consensus approach. Companies also appear to talk to the EU, as they see competing companies reducing labor cost by using forced and child labor or very dangerous labor conditions, and they cannot compete if they pay a living wage and provide adequate safety equipment. In the last Social LCA conference in Pescara, the EU Director of DG Grow Gwenole Cozigou, mentioned a Social PEF could even be considered to support an open market of socially responsible products.
Mark Goedkoop è riconosciuto come leader a livello internazionale nell’ambito della valutazione della sostenibilità e i relativi sviluppi metodologici. Il suo primo obiettivo è aiutare le aziende a creare valore con prodotti e servizi sostenibili. Con PRé, Mark ha sviluppato metodologie pionieristiche per la valutazione dell’impatto (Eco-indicator 95/99 e ReCiPe) e ha pubblicato studi di grande rilievo sul consumo sostenibile, rebounds, e la metodologia dei sistemi di prodotto-servizio, oltre ad aver promosso lo sviluppo di SimaPro, il software LCA più usato al mondo. Mark è l’iniziatore della Roundtable for Product Social Metrics.
Com’è nata l’idea della Roundtable for Product Social Metrics?
Le radici di questo progetto sono legate a BASF e DSM. Già nel 2005 eravamo impegnati in un workshop per la revisione della loro Metodologia di Valutazione Sociale e nel corso del 2011 abbiamo sviluppato il metodo DSM People+ con DSM. Abbiamo poi interagito con altre aziende che avevano intenzione di lavorare o già lavoravano ad una metodologia per la valutazione dell’impatto sociale, abbiamo quindi proposto a tutte di incontrarci ad Amsterdam per uno scambio di idee. La maggior parte di queste aziende era ispirata dalle linee guida di UNEP SETAC sulla Social LCA ma trovava troppo complicato metterle in pratica. Nel 2013 queste aziende hanno deciso di collaborare ad un metodo del consenso più pragmatico.
Come vedi la Social LCA tra 5 anni?
Credo che diventerà prassi molto più velocemente della LCA ambientale perché le aziende sentono il bisogno di rendere conto degli impatti sociali lungo la catena di fornitura e necessitano di un approccio consensuale. Le aziende si confrontano con l’Unione Europea perché vedono che altre aziende concorrenti riducono i costi della manodopera usando lavoro servile o infantile o condizioni di lavoro molto pericolose, e non possono competere quando offrono un salario dignitoso o forniscono dispositivi di sicurezza adeguati. Durante l’ultima conferenza sulla Social LCA, a Pescara, il Direttore del DG GROW della Commissione Europea Gwenole Cozigou ha menzionato che un PEF Sociale potrebbe essere considerato per supportare il mercato dei prodotti socialmente responsabili.