SWEETWOODS è un progetto finanziato dal programma europeo Horizon 2020 e si pone l’ambizioso obiettivo di convertire scarti di legno duro di basso valore in componenti intermedie ad elevata purezza come zuccheri e lignina di alta qualità.
Nell’ambito di tale progetto, 2B Srl è responsabile della Life Cycle Sustainability Assessment (LCSA), che comprende le metodologie Life Cycle Assessment, Life Cycle Costing e S-LCA. La valutazione copre l’intera catena di fornitura ed è svolta in stretta collaborazione con i partner. Fibenol, nello specifico, gestisce l’impianto dimostrativo del progetto e ha recentemente completato i preparativi per la sua messa in funzione. È possibile farsi un’idea della struttura e del team, che collabora al suo funzionamento al seguente link.
Scopriamo qui di seguito le caratteristiche principali di uno dei componenti estratti, ovvero la lignina, e i suoi corrispettivi impieghi pratici. Le informazioni sono state tratte dal Journal “Teejuht”, una rivista digitale dell’Amministrazione dei trasporti nazionale estone. Il testo è consultabile Here.
La lignina è una componente del legno duro per un 20% – 30% e ha un ruolo di protezione del legno dall’ambiente esterno. Inoltre, funge da collante della cellulosa, che viene utilizzata per produrre carta. Per arrivare a tale prodotto finale, la cellulosa deve essere separata dalla lignina, che diviene un sottoprodotto del processo produttivo. Uno degli scopi del progetto è quello di valorizzare e nobilitare la lignina, che, dopo la cellulosa, è il biopolimero più abbondante sul pianeta.
Gli impieghi della lignina possono essere svariati:
- Realizzazione di bioplastiche
- Sostituzione del bitume nell’asfalto
- Produzione di adesivi, resine, oli e altri combustibili
- Produzione di cosmetici
- Produzione di cibi alternativi
Per ora ci focalizziamo sull’utilizzo della lignina come sostituto del bitume. Fibenol, con l’aiuto di alcuni scienziati della TalTech – Tallinn University of Technology e dell’azienda di lavori stradali Tariston, ha costruito le vie di collegamento esterne all’impianto pilota realizzato in Estonia proprio con questa miscela. Guarda il video Here!
Da qualche anno in paesi come Olanda, Canada e Svezia si sta studiando la possibilità di sostituire il bitume con la lignina. Tuttavia, i primi esperimenti pratici di utilizzo della miscela risalgono al 2020. Questo ritardo nei test è legato alla mancanza di pressione economica nella ricerca di sostituti. La situazione è cambiata solo recentemente con l’aumento del prezzo del bitume e la crescente consapevolezza ambientale.
Infatti, un aspetto centrale per la scelta della lignina come sostituto sono le basse emissioni di CO2 e il fatto che permette una posa dell’asfalto a temperature minori e, quindi, con minori emissioni di gas nocivi. Per una riduzione delle emissioni di CO2 del 30% i costi di costruzione aumentano del 5-10%. Per dare un riferimento palpabile, ridurre le emissioni del 10% nella produzione di asfalto equivarrebbe a togliere 900 auto dal traffico.
Attualmente, la sostituzione totale del bitume non è economicamente sostenibile. Tuttavia, percentuali di sostituzione del bitume con la lignina pari a 15%, 25% e 50% hanno già dato ottimi risultati. I test fatti dimostrano che la nuova miscela tende ad essere più resistente perché la lignina indurisce il composto e, quindi, anche l’invecchiamento dell’asfalto è più lento. La durata di utilizzo delle strade si allunga. Inoltre, una maggiore resistenza alle alte temperature riduce la formazione di fuliggine.
Alcuni dei test svolti su questi primi campioni di asfalto riguardano la viscosità, le proprietà reologiche e le temperature. Altre valutazioni sono state fatte sul conglomerato caldo e hanno misurato la fessurazione termica, la compattazione e la resistenza all’umidità.
Nella prossima newsletter approfondiremo il ruolo di 2B srl all’interno del progetto e discuteremo alcuni dei risultati ottenuti attraverso gli studi di Life Cycle Assessment effettuati dal nostro team di esperti.
This project has received funding from the Bio Based Industries Joint Undertaking under the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 792061